Consulcesi affianca gli specializzandi in Medicina sottopagati nella battaglia legale per il riconoscimento dei diritti

Nonostante il lungo confinamento dovuto al prolungarsi dell’emergenza sanitaria da COVID – 19, la lunga serie di pronunce favorevoli a favore dei medici specialisti non si è arrestata. Infatti, con l’aggiunta delle due recenti sentenze da parte del Tribunale di Roma, il rimborso che lo Stato italiano deve agli specializzandi della Facoltà di Medicina in seguito alla trasgressione di una delle direttive europee in materia, si attesta sui 18 i milioni di euro. 

Questa cifra rispecchia soltanto il trend della prima parte del 2020, del resto. Con queste due ultime pronunce, le sentenze restituite dal Tribunale salgono a 8, sostenendo le richieste dei 416 ricorrenti, che hanno agito, mediante le azioni collettive promosse e supportate da Consulcesi. Quest’ultimo rappresenta un pool legale, specializzato nel contenzioso, in grado, negli ultimi anni di aver sostenuto i medici specialisti e aver permesso loro di ottenere oltre 500 milioni di euro in termini di rimborsi e risarcimenti. 

Un passo in avanti si è registrato lo scorso mese di gennaio, poiché da allora ad oggi il diritto dei medici ex specializzandi è stato riconosciuto dal Tribunale di Roma, grazie all’aggiunta di altre quattro sentenze, dalla Corte di Appello di Napoli e dal Tribunale di Genova. In quest’ultimo caso, si è registrata una sentenza di dalla rilevanza giuridica di grande spessore per diverse ragioni. Intanto, è stato confermato che, in questo caso, non è stata attivata la procedura della prescrizione, poiché è mancata una norma attuativa,  come disciplina per i medici iscritti alla scuola di specializzazione in un periodo precedente al 1991. Gli specializzandi in Medicina che si sono immatricolati  prima del 1983 si sono visti riconoscere il diritto al rimborso, secondo quanto previsto dalla legge numero 370 del 1999. Infine, si è proceduto anche ad una rivalutazione monetaria, rimborsando anche gli interessi compensativi con le somme degli indennizzi. Questi ultimi, poi, sono stati triplicati fino ad un valore di 100mila euro per ogni medico. Massimo Tortorella, presidente del pool legale Consulcesi, ha mostrato tutta la sua soddisfazione affermando: “Tribunali e Corti continuano a riconoscere il diritto dei medici con una raffica di sentenze che danno forza e fiducia ai ricorrenti”, senza dimenticare l’importanza di altri due strumenti fondamentali. A tal proposito, Massimo Tortorella ha detto: “I due Disegni Di Legge, il numero 1802 ed il numero 1803, presentati, hanno un ampio sostegno bipartisan e mai come ora ci sono tutte le condizioni per raggiungere l’accordo transattivo per chiudere la vertenza con un rimborso forfettario solo a chi avrà presentato ricorso prima della trasformazione in legge. Lavoreremo ora per migliorare il provvedimento aumentando gli importi degli indennizzi con un accordo che tenga anche conto di trasformare i contributi previdenziali previsti in rimborsi economici”. Inoltre, il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella ha sottolineato come siano ben 180 mila i medici specialisti coinvolti e che godono del sostegno legale del team. Pertanto, Tortorella ha evidenziato che il team “ritiene altrettanto importante che sia un tema centrale anche nei programmi di chi si candiderà a guidare gli OMCeO, che si avviano ai rinnovi. E’ quello che ci chiedono quotidianamente i medici e che ci ha spinto a promuovere sul nostro sito www.consulcesi.it una survey mirata proprio a confermare la loro volontà di vedere rappresentato il proprio diritto in tutte le sedi affinché si crei una convergenza totale verso l’obiettivo alla luce anche della recente presa di posizione del presidente FNOMCeO, Filippo Anelli”. Quest’ultimo, infatti, “ha auspicato una rapida approvazione dei Ddl anche come segnale concreto di sostegno ad una categoria che ha pagato un prezzo molto alto durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19”. 

Consulcesi affianca gli specializzandi in Medicina sottopagati nella battaglia legale per il riconoscimento dei diritti

Nonostante il lungo confinamento dovuto al prolungarsi dell’emergenza sanitaria da COVID – 19, la lunga serie di pronunce favorevoli a favore dei medici specialisti non si è arrestata. Infatti, con l’aggiunta delle due recenti sentenze da parte del Tribunale di Roma, il rimborso che lo Stato italiano deve agli specializzandi della Facoltà di Medicina in seguito alla trasgressione di una delle direttive europee in materia, si attesta sui 18 i milioni di euro. 

Questa cifra rispecchia soltanto il trend della prima parte del 2020, del resto. Con queste due ultime pronunce, le sentenze restituite dal Tribunale salgono a 8, sostenendo le richieste dei 416 ricorrenti, che hanno agito, mediante le azioni collettive promosse e supportate da Consulcesi. Quest’ultimo rappresenta un pool legale, specializzato nel contenzioso, in grado, negli ultimi anni di aver sostenuto i medici specialisti e aver permesso loro di ottenere oltre 500 milioni di euro in termini di rimborsi e risarcimenti. 

Un passo in avanti si è registrato lo scorso mese di gennaio, poiché da allora ad oggi il diritto dei medici ex specializzandi è stato riconosciuto dal Tribunale di Roma, grazie all’aggiunta di altre quattro sentenze, dalla Corte di Appello di Napoli e dal Tribunale di Genova. In quest’ultimo caso, si è registrata una sentenza di dalla rilevanza giuridica di grande spessore per diverse ragioni. Intanto, è stato confermato che, in questo caso, non è stata attivata la procedura della prescrizione, poiché è mancata una norma attuativa,  come disciplina per i medici iscritti alla scuola di specializzazione in un periodo precedente al 1991. Gli specializzandi in Medicina che si sono immatricolati  prima del 1983 si sono visti riconoscere il diritto al rimborso, secondo quanto previsto dalla legge numero 370 del 1999. Infine, si è proceduto anche ad una rivalutazione monetaria, rimborsando anche gli interessi compensativi con le somme degli indennizzi. Questi ultimi, poi, sono stati triplicati fino ad un valore di 100mila euro per ogni medico. Massimo Tortorella, presidente del pool legale Consulcesi, ha mostrato tutta la sua soddisfazione affermando: “Tribunali e Corti continuano a riconoscere il diritto dei medici con una raffica di sentenze che danno forza e fiducia ai ricorrenti”, senza dimenticare l’importanza di altri due strumenti fondamentali. A tal proposito, Massimo Tortorella ha detto: “I due Disegni Di Legge, il numero 1802 ed il numero 1803, presentati, hanno un ampio sostegno bipartisan e mai come ora ci sono tutte le condizioni per raggiungere l’accordo transattivo per chiudere la vertenza con un rimborso forfettario solo a chi avrà presentato ricorso prima della trasformazione in legge. Lavoreremo ora per migliorare il provvedimento aumentando gli importi degli indennizzi con un accordo che tenga anche conto di trasformare i contributi previdenziali previsti in rimborsi economici”. Inoltre, il presidente di Consulcesi Massimo Tortorella ha sottolineato come siano ben 180 mila i medici specialisti coinvolti e che godono del sostegno legale del team. Pertanto, Tortorella ha evidenziato che il team “ritiene altrettanto importante che sia un tema centrale anche nei programmi di chi si candiderà a guidare gli OMCeO, che si avviano ai rinnovi. E’ quello che ci chiedono quotidianamente i medici e che ci ha spinto a promuovere sul nostro sito www.consulcesi.it una survey mirata proprio a confermare la loro volontà di vedere rappresentato il proprio diritto in tutte le sedi affinché si crei una convergenza totale verso l’obiettivo alla luce anche della recente presa di posizione del presidente FNOMCeO, Filippo Anelli”. Quest’ultimo, infatti, “ha auspicato una rapida approvazione dei Ddl anche come segnale concreto di sostegno ad una categoria che ha pagato un prezzo molto alto durante la fase acuta dell’emergenza sanitaria causata dal Covid-19”. 

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