Il crescente utilizzo dei dispositivi mobili per la gestione di attività lavorative e personali ha portato a un preoccupante aumento delle truffe di phishing. Secondo l’ultimo rapporto di Zimperium, l’82% dei siti di phishing su Internet prende di mira smartphone e tablet, sfruttando la limitata visibilità degli indicatori di sicurezza su questi dispositivi. Tra le tattiche utilizzate dai criminali informatici, il 76% dei siti di phishing usa il protocollo HTTPS, che trasmette una falsa impressione di sicurezza. Le minacce mobile sono in aumento del 13% su base annua, con una concentrazione di attacchi nel settore sanitario e finanziario, dove le applicazioni non ufficiali rappresentano il 68% delle minacce.
In Italia, l’attenzione alla sicurezza informatica è regolata principalmente dal Codice della privacy (D.Lgs. 196/2003) e dal Regolamento UE 2016/679 (GDPR), che impongono stringenti obblighi alle aziende per la protezione dei dati personali dei clienti. La direttiva PSD2 (Direttiva 2015/2366/UE) prevede inoltre che le banche adottino misure di sicurezza adeguate per proteggere i conti correnti dei clienti da operazioni non autorizzate. In caso di frodi legate al phishing, la normativa obbliga le banche a risarcire i clienti per i danni subiti, a meno che non sia dimostrata una colpa grave del correntista.
Parallelamente, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente denunciato una nuova campagna di phishing, in cui truffatori inviano false email a nome dell’Agenzia, richiedendo il pagamento di somme ingenti per presunte irregolarità fiscali. Questi messaggi, privi di legittimità, imitano la corrispondenza ufficiale dell’Agenzia, utilizzando loghi e riferimenti fasulli. La truffa è strutturata in più fasi e richiede massima attenzione da parte degli utenti. È fondamentale ricordare che, come chiarito dal Decreto Legislativo 241/1997, le irregolarità fiscali sono comunicate solo attraverso canali ufficiali e certificati.
Gli avvocati Domenico Bianculli e Angelica Parente, titolari dello studio legale Parente Bianculli & Associati in Roma, hanno pubblicato un approfondimento sul blog dello studio intitolato “Ti hanno svuotato il conto corrente: come agire legalmente“. In questo articolo vengono spiegate le procedure legali da seguire per ottenere il rimborso in caso di frodi bancarie e come tutelarsi dalle minacce informatiche. L’articolo fa riferimento al Codice Civile italiano, all’art. 2050 relativo alla responsabilità per esercizio di attività pericolose, e all’art. 2043, che disciplina il risarcimento per danni causati da atti illeciti, tra cui le truffe informatiche.
L’aumento delle truffe phishing richiede una maggiore consapevolezza degli utenti e la protezione dei dispositivi mobili con soluzioni di sicurezza avanzate, come previsto dalle normative nazionali ed europee.
Per ulteriori dettagli sull’articolo e su come agire legalmente, visita il blog dello studio Parente Bianculli & Associati o contatta telefonicamente gli avvocati al numero 06-39754846